Le banche protagoniste della transizione ecologica
Il cambiamento climatico, la protezione dell’ambiente e più in generale la transizione ecologica sono ormai riconosciuti, a livello globale, come sfide urgenti, anche se la consapevolezza non si traduce in comportamenti adeguati. Servono azioni concrete, oltre gli slogan, e il sistema bancario può fare molto per agevolare la costruzione di modelli economici fondati sullo sviluppo sostenibile.
Lo dimostra, fra l'altro, l’ultima indagine di ABI sulle dichiarazioni non finanziarie pubblicate nel 2020, da cui emerge l'impegno sempre più diffuso delle banche a fianco delle imprese che mettono al centro dell'attività gli aspetti ambientali, sociali e di governance (i cosiddetti fattori ESG). Se si considera, poi, che la transizione verde necessita di finanziamenti corposi, è evidente il ruolo fondamentale del settore.
Secondo una recente indagine del Politecnico di Milano le banche possono fare molto per agevolare la transizione ecologica non solo concentrandosi su investimenti e green bond, ma anche introducendo nuove modalità nella valutazione dei rischi di credito e misurando l'impegno delle aziende per limitare gli impatti ambientali con modelli organizzativi improntati alla sostenibilità.
Intanto la Banca Centrale Europea ha identificato i rischi climatici e ambientali, per il secondo anno consecutivo, tra i principali fattori di rischio nella mappa per il sistema bancario dell’area euro. In questi mesi, dopo avere risposto a un primo questionario, gli istituti di credito vigilati sono impegnati a predisporre precisi piani di azione. BCE chiede loro di inquadrare questa tipologia di rischi nell'ambito di un approccio strategico, complessivo e lungimirante. È un impegno notevole, ma le banche possono ricavarne molti benefici, generando rendimenti più solidi nel tempo.
Ne è ben consapevole il Gruppo BPER, che ha appena pubblicato il suo bilancio di sostenibilità consolidato. La ricchezza prodotta è pari a 2,1 miliardi di euro, di cui l’84% redistribuito alla collettività, mentre sul fronte ambientale è stata evitata l'immissione in atmosfera di quasi 34 mila tonnellate di CO2: la quantità che assorbe una foresta di 48 ettari. La banca, inoltre, ha collocato con pieno successo il primo social bond per un ammontare di 500 milioni: gli ordini degli investitori istituzionali sono stati superiori a 1,25 miliardi.
Un'ulteriore dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, che le strategie di sostenibilità sono una leva importante per la creazione di valore.